Essendo cresciuto in valle d'aosta, ho ereditato dai miei "maestri di vita", quali genitori e professori, quel profondo rispetto per la tradizione che permea un po' tutto quel che riguarda la valle d'aosta.
La lavorazione del legno ha portato a veri e propri pezzi unici di artigianato, ma anche le cose più semplici e umili hanno mantenuto una loro importanza nel tempo.
Uno di questi oggetti è il tatà, un cavallo giocattolo più o meno elaborato e in differenti materiali.
Al giorno d'oggi girando per le strade non si vedrà nessun bambino tirarlo su e giù per qualche rampa, ma ogni verreziese ne avrà uno a casa, su qualche mensola o sopra la credenza perché si dice che porti bene.
Nell'immaginario collettivo è talmente radicata questa idea che, al matrimonio di un mio compaesano, come bomboniera si dava un piccolo tatà di legno portachiavi come simbolo di buon augurio.
Un tempo, nelle lunghe notti, quando ci si ritrovava tutti assieme attorno al fuoco, non poteva mancare la grolla dell'amicizia. Una grossa coppa di legno con più beccucci riempita di vino, liquori ed erbe aromatiche, a cui si dava fuoco e si beveva in compagnia passandola di mano in mano accompagnati da qualche canto in allegria.
Se si va a chiedere a un veneto che fare alle cinque con gli amici, senza alcun ripensamento ti risponderà: << Ma quella è l'ora dell'aperitivo>>.
Per noi quella è l'ora della grolla dell'amicizia. Non più riempita di solo vino, si aggiunge anche del caffè; ma dosi ed ingredienti segreti sono gelosamente custoditi in famiglia e guai a rivelarli.
Essendo il paese piccolo tutti conoscono tutti e si trova sempre un buon motivo per festeggiare tra amici.
Tatà
Nelle lunghe giornate invernali d'un tempo, quando i campi erano innevati e le mucche erano già state munte ed accudite, ritrovarsi davanti al proprio tavolo di lavoro a intagliare e lavorare qualsiasi materiale, dalla pietra al legno, era la normalità. Tutti gli oggetti fabbricati d'inverno poi venivano portati alla "foire de saint ours", fiera millenaria dove venivano venduti o scambiati.La lavorazione del legno ha portato a veri e propri pezzi unici di artigianato, ma anche le cose più semplici e umili hanno mantenuto una loro importanza nel tempo.
Uno di questi oggetti è il tatà, un cavallo giocattolo più o meno elaborato e in differenti materiali.
Tatà in ceramica di casa mia |
Nell'immaginario collettivo è talmente radicata questa idea che, al matrimonio di un mio compaesano, come bomboniera si dava un piccolo tatà di legno portachiavi come simbolo di buon augurio.
Grolla dell'amicizia
Un tempo, nelle lunghe notti, quando ci si ritrovava tutti assieme attorno al fuoco, non poteva mancare la grolla dell'amicizia. Una grossa coppa di legno con più beccucci riempita di vino, liquori ed erbe aromatiche, a cui si dava fuoco e si beveva in compagnia passandola di mano in mano accompagnati da qualche canto in allegria.
Se si va a chiedere a un veneto che fare alle cinque con gli amici, senza alcun ripensamento ti risponderà: << Ma quella è l'ora dell'aperitivo>>.
Per noi quella è l'ora della grolla dell'amicizia. Non più riempita di solo vino, si aggiunge anche del caffè; ma dosi ed ingredienti segreti sono gelosamente custoditi in famiglia e guai a rivelarli.
Essendo il paese piccolo tutti conoscono tutti e si trova sempre un buon motivo per festeggiare tra amici.
Grolle di casa mia, di varie dimensioni in base al numero di amici con cui si festeggia |
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