Secondo Pierino Daudry :
"In una società agro-pastorale i bambini avevano bisogno di giochi e giocattoli con cui imitrare il lavoro e la vita dell'adulto. I semplici animaletti in legno erano più che sufficienti; non c'era la necessità di creare pezzi elaborati. Questi verrano più tardi con l'avvento dei giocattoli industriali"
Jeux et jouets de la tradition popoularire valdotaine, Région autonome de la Vallée d'Aoste, 1990
Il tatà quindi non presenta una grande evoluzione, le forme semplici provengono da ua profonda e ben radicata tradizione.
Inizialmente il tatà nasce come semplice ramo. Dove esso andava a biforcarsi veniva tagliato formando due corna e delineando così le forme semplici di una mucca.
Con il tempo lavori d'artigianato più ricercati hanno dato vita a forme più precise ed elaborate. L'ultima vera evoluzione saranno le ruote. [1]
[1] fonte: Jeux et jouets de la tradition popoularire valdotaine, Région autonome de la Vallée
d'Aoste, 1990
[2] fonte: Tatà, pouette, boriule..Région autonome de la Vallé d'Aoste, 2004
d'Aoste, 1990
[2] fonte: Tatà, pouette, boriule..Région autonome de la Vallé d'Aoste, 2004
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