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#12 I materiali

Come detto in un precedente post, il tatà ha origini e tradizioni molto radicate. I materiali che lo compongono sono tradizionali.

In origine era un vero e proprio giocattolo compagno di avventure che andava tirato e portato in giro. Il rischio di "capitombolare" era elevato e non poteva di certo essere fatto di materiali pesanti o fragili. Il tatà quindi nasce in legno, uno dei primi materiali lavorati dall'uomo eppure richiede tempo e fatica per imparare a lavorarlo come si deve.

Negli ultimi decenni ha perso il suo vero scopo ed è diventato un ornamento e come tale ogni artigiano ha cercato di incantare e ammaliare con forme e materiali più elaborati tenendo sempre un occhio alla tradizione.


Sulle bancarelle della millenaria fiera di sant'Orso è possibile trovare tatà con il corpo fatto in:

Le ruote però sono sempre strettamente fatte in legno.

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#33 Ricapitolando

Per poter fare un recap sul tatà bisogna prima parlare di Verrès perché, come un quadro non è mai senza cornice, così l'oggetto ha bisogno del suo contesto. Verrès è un paese umile della Valle d'Aosta, ricco di storia. Di origini romane , o forse precedenti, si è saputo distinguere anche in periodi più recenti , lo si trova nei libri e nelle l eggende folcloristiche locali e, in maniera insospettabile, anche nei film dell'ultimo decennio; ma come dissi fin dall'inizio, Verrès è anche profondamente legata alla propria tradizione . Il tatà entra come protagonista proprio perché uno dei punti fermi della storia valdostana. Di origini semplici , ha però similitudini con g iochi provenienti da differenti parti del mondo e da tutte le epoche storiche. Fatto di materiali del luogo e realizzato seguendo differenti stili  ha in se ormai differenti significati . Nella cultura lo si può trovare letteralmente ovunque se si cerca abbastanza attentamente. Bisognerà conceders...

#2 Cosa non può mancare in casa di un verreziese

Essendo cresciuto in valle d'aosta, ho ereditato dai miei "maestri di vita", quali genitori e professori, quel profondo rispetto per la tradizione che permea un po' tutto quel che riguarda la valle d'aosta. Tatà Nelle lunghe giornate invernali d'un tempo, quando i campi erano innevati e le mucche erano già state munte ed accudite, ritrovarsi davanti al proprio tavolo di lavoro a intagliare e lavorare qualsiasi materiale, dalla pietra al legno, era la normalità. Tutti gli oggetti fabbricati d'inverno poi venivano portati alla "foire de saint ours", fiera millenaria dove venivano venduti o scambiati. La lavorazione del legno ha portato a veri e propri pezzi unici di artigianato, ma anche le cose più semplici e umili hanno mantenuto una loro importanza nel tempo. Uno di questi oggetti è il tatà, un cavallo giocattolo più o meno elaborato e in differenti materiali. Al giorno d'oggi girando per le strade non si vedrà nessun bambino ti...