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#19 Mus

Non è stato facile, ma ho scovato il tatà anche nell'arte!
Le opere sono tutte dell'artista Mus, le ho trovate grazie al libro "MUS Mostra del centenario della nascita, Promotrice delle belle arti al valentino" di musumeci editore dove purtroppo sono indicate le tecniche e le date di realizzazione ma non dove sono conservate essendo un libro dedicato alla mostra tenutasi al parco del valentino dal 3 luglio al 3 agosto 1992. 

Maternità

1952

olio su carta cm 102 x 75

La scena è intima, una mamma che allatta il proprio bambino, ma se si guarda appena sopra, sul caminetto, si scroge un tatà pronto per far divertire il piccolo non appena cresciuto. 


Famiglia della Guida
1953
olio su compensato cm 80 x 62
In primo piano, come se facesse parte della famiglia stessa, si trova un tatà di dimensioni enormi rispetto al solito.


La calza rossa
1950
olio su legno cm 60 X 40
La calza che si riempie con l'arrivo della befana il 6 gennaio e appena sopra, in mezzo ad altri giochi sul caminetto, il tatà.



Mentre cercavo tra i libri in biblioteca mi sono imbattuto in una foto di Mus nel proprio studio nel 1963. Se si guarda alle sue spalle, sul mobile, vicino ad altri mille ricordi, si scorge un bellissimo tatà!


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#18 In cucina

Il tatà ha fattanze differenti in base che debba rappresentare un cavallo, una mucca o uno stambecco, ma ha sempre come filo conduttore il rappresentare un animale allevato in valle d'aosta. In effetti come gioco, prima di ogni altra cosa, il tatà doveva insegnare qualcosa ai più piccoli, ovvero prendersi cura degli animali che davano da vivere con i loro prodotti. Se si prende un tatà a forma di mucca e lo si associa alla cucina la prima cosa che si pensa, se si è veramente valdostani, è la fontina ! Se si passa in valle d'aosta, anche solo per una toccata e fuga, si è obbligati  a fermarsi e prenderne un pezzo perché nulla di quello che si può trovare in giro per il mondo e venduto come """fontina""" non eguaglierà mai il formaggio originale. È incredibilmente duttile ai fornelli e può essere impiegato veramente ovunque, vi lascio qualche ricetta .

#28 Protagonista

Come dice Giovanni Storti in "Chiedimi se sono felice" << Chi sa fare, sa capire>>. Quindi chi meglio di uno scultore di legno esperto di tatà può diventare testimonial di un tatà? Secondo il sottoscritto, nessuno. In valle sono molti gli esperti artigiani ma tra tutti il mio preferito è Enrico Massetto ; una vera e propria rockstar del tatà. Magari facendo uno spot stile Poltrone e sofà per pubblicizzarlo. Piero Massetto nel suo atelier. Se si fa attenzione si notano differenti tatà in fase di creazione Tatà fatto da P. Massetto 

#27 Il museo

Dato che il tatà è un gioco tradizionale farei un museo per i bambini più che per tutti. Un museo dove poter insegnare ai più giovani come farne uno, da dove nasce e come si è evoluto nel tempo in modo da unire la tradizione all'oggi attraverso i più piccoli. Una sezione del museo sarebbe per l'appunto l'atelier dove poterne fare uno. Molto probabilmente non in legno, ma perché no, con i Lego. Un'altra sezione sarebbe dedicata a tutte le varianti dei tatà e come differenti valli secondarie della valle d'aosta ne abbiano sviluppato differenti caratteristiche.