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#6 Le origini

Per scoprire da dove deriva il nome del paese vi è bisogno di fare un salto temporale di qualche millenio nel passato, e ciò nonostante, non si è sicuri delle sue origini.

Le prime fonti scritte che parlano dell'abitato provengono da la Tabula Peuntigeriana, l' Itinerarium Antonini e dall' Anonimo Ravennate dove viene indicato rispettivamente Utricio, Vitricium e Bitricium.
Tabula Peuntigeriana, è possibile leggere Utricio nel centro sinistra, vicino alla mansio Augusta Praetoria (Aosta)

Una tesi vuole che sia proprio Vitricium l'origine del nome Verrès. Si pensa che già all'epoca romana ci fosse una fabbrica di vetro sulle sponde del fiume della mansio romana, il che spiegherebbe i numerosi reperti di vetro romano ritrovati in Valle d'Aosta e l'origine del nome Verrès che in francese vuol dire bicchiere.


Diversamente secondo altri studiosi i differenti nomi del paese nelle tre carte romane fanno pensare a refusi di trascrizione dove la "U" e la "V" troppo simili fossero state confuse, come la "t" e la "r" e la "t" e la "i" . In questo caso il Vitricium dell'Itinerarium  Antonini sarebbe in realtà Virricium, da cui poi "Verrès". [1]

Con il crollo dell'impero romano non vi sono testimonianze scritte di Verrès fino al XII secolo quando si scopre che la giurisdizione dei territori di Verrès (ormai citata così nei documenti) è della famiglia dei De Verrecio.[2]

Il nome rimarrà invariato fino al 1939 dove il Regio Decreto rinomina il paese in Castel Verrès. Siamo in epoca fascista e tutti i nomi franco provenzali dei paesi vengono tradotti in italiano,
soltanto nel 1946 tornerà a chiamarsi Verrès.

A causa del continuo spopolamento dell'intera Valle d'aosta nei giorni nostri, si sta sempre più ipotizzando una nuova realtà per il paese. Unificare tutta la Val d'Ayas sotto un unico ente chiamato Comunità montana Evançon dove la sede principale sarebbe, appunto, Verrès. Tutt'ora sono solo ipotesi senza alcun vero appoggio.


[1]      fonte: Verrès una storia lunga pi di 2000 anni, Musumeci editore, 2010, pagina 13   

[2]      fonte: archivi della famiglia Vallaise

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#18 In cucina

Il tatà ha fattanze differenti in base che debba rappresentare un cavallo, una mucca o uno stambecco, ma ha sempre come filo conduttore il rappresentare un animale allevato in valle d'aosta. In effetti come gioco, prima di ogni altra cosa, il tatà doveva insegnare qualcosa ai più piccoli, ovvero prendersi cura degli animali che davano da vivere con i loro prodotti. Se si prende un tatà a forma di mucca e lo si associa alla cucina la prima cosa che si pensa, se si è veramente valdostani, è la fontina ! Se si passa in valle d'aosta, anche solo per una toccata e fuga, si è obbligati  a fermarsi e prenderne un pezzo perché nulla di quello che si può trovare in giro per il mondo e venduto come """fontina""" non eguaglierà mai il formaggio originale. È incredibilmente duttile ai fornelli e può essere impiegato veramente ovunque, vi lascio qualche ricetta .

#28 Protagonista

Come dice Giovanni Storti in "Chiedimi se sono felice" << Chi sa fare, sa capire>>. Quindi chi meglio di uno scultore di legno esperto di tatà può diventare testimonial di un tatà? Secondo il sottoscritto, nessuno. In valle sono molti gli esperti artigiani ma tra tutti il mio preferito è Enrico Massetto ; una vera e propria rockstar del tatà. Magari facendo uno spot stile Poltrone e sofà per pubblicizzarlo. Piero Massetto nel suo atelier. Se si fa attenzione si notano differenti tatà in fase di creazione Tatà fatto da P. Massetto 

#27 Il museo

Dato che il tatà è un gioco tradizionale farei un museo per i bambini più che per tutti. Un museo dove poter insegnare ai più giovani come farne uno, da dove nasce e come si è evoluto nel tempo in modo da unire la tradizione all'oggi attraverso i più piccoli. Una sezione del museo sarebbe per l'appunto l'atelier dove poterne fare uno. Molto probabilmente non in legno, ma perché no, con i Lego. Un'altra sezione sarebbe dedicata a tutte le varianti dei tatà e come differenti valli secondarie della valle d'aosta ne abbiano sviluppato differenti caratteristiche.