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#9 Nomi

Il Tatà deve il suo nome al patois, il dialetto francoprovenzale valdostano. Il nome deriva dal suono fanciullesco "taa-ta" usato dai bambini per indicare mucche, muli, cavalli o qualsiasi quadrupede tipico della zona. [1]

Se si vuole capire come si possa chiamare in altre lingue bisogna cercare qualcosa che si avvicini il più possibile a descrivere l'oggetto vero e proprio dato che il nome viene dalla tradizione popolare valdostana e impossibile da tradurre.


Francese : l' animaux-jouets [2]
Inglese : Pull Toy


[1]        fonte:  Jeux et jouets de la tradition populaire valdȏtaine, Pierino Daudry, edito da Région autonome de la vallée d'aoste.

[2]        fonto:  Tatà, pouette, borioule..., a cura di Sandra Barberi e Perino Daudry, Tipografia Valdostana, 2004

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#30 La scienza

Il tatà entra nella scienza sotto differenti aspetti. Le ruote del tatà sono una delle invenzioni più importanti della storia umana per esempio. Trattati di ogni epoca e luogo discutono di questa tecnologia così antica eppure ancora così attuale, persino su un giocattolo. Il legno, materiale principale dei tatà, ha una storia anch'essa secolare e di notevole importanza. Per la conservazione e la restaurazione in Italia si può fare affidamento alla IVALSA , ente nazionale specializzato che sfrutta le tecniche più moderne per conservare pezzi d'artigianato lignei. L'importanza del buon stato di mantenimento del legno è ulteriormente denotato dal c orso universitario del centro restauri di Venaria .

#27 Il museo

Dato che il tatà è un gioco tradizionale farei un museo per i bambini più che per tutti. Un museo dove poter insegnare ai più giovani come farne uno, da dove nasce e come si è evoluto nel tempo in modo da unire la tradizione all'oggi attraverso i più piccoli. Una sezione del museo sarebbe per l'appunto l'atelier dove poterne fare uno. Molto probabilmente non in legno, ma perché no, con i Lego. Un'altra sezione sarebbe dedicata a tutte le varianti dei tatà e come differenti valli secondarie della valle d'aosta ne abbiano sviluppato differenti caratteristiche.

#28 Protagonista

Come dice Giovanni Storti in "Chiedimi se sono felice" << Chi sa fare, sa capire>>. Quindi chi meglio di uno scultore di legno esperto di tatà può diventare testimonial di un tatà? Secondo il sottoscritto, nessuno. In valle sono molti gli esperti artigiani ma tra tutti il mio preferito è Enrico Massetto ; una vera e propria rockstar del tatà. Magari facendo uno spot stile Poltrone e sofà per pubblicizzarlo. Piero Massetto nel suo atelier. Se si fa attenzione si notano differenti tatà in fase di creazione Tatà fatto da P. Massetto