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#26 Francobolli

Come detto in un vecchio post, il tatà nasce come gioco ma fa parte di una cultura rurale che è possibile trovare in tutto il mondo. Il francobollo canadese ne è una prova. Non un tatà, ma un cavallo con le ruote da tirare comunque molto simile al suo omologo valdostano.



Francobollo canadese da 17 dollari canadesi, anno sconosciuto

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#28 Protagonista

Come dice Giovanni Storti in "Chiedimi se sono felice" << Chi sa fare, sa capire>>. Quindi chi meglio di uno scultore di legno esperto di tatà può diventare testimonial di un tatà? Secondo il sottoscritto, nessuno. In valle sono molti gli esperti artigiani ma tra tutti il mio preferito è Enrico Massetto ; una vera e propria rockstar del tatà. Magari facendo uno spot stile Poltrone e sofà per pubblicizzarlo. Piero Massetto nel suo atelier. Se si fa attenzione si notano differenti tatà in fase di creazione Tatà fatto da P. Massetto 

#27 Il museo

Dato che il tatà è un gioco tradizionale farei un museo per i bambini più che per tutti. Un museo dove poter insegnare ai più giovani come farne uno, da dove nasce e come si è evoluto nel tempo in modo da unire la tradizione all'oggi attraverso i più piccoli. Una sezione del museo sarebbe per l'appunto l'atelier dove poterne fare uno. Molto probabilmente non in legno, ma perché no, con i Lego. Un'altra sezione sarebbe dedicata a tutte le varianti dei tatà e come differenti valli secondarie della valle d'aosta ne abbiano sviluppato differenti caratteristiche.

#29 I numeri

I numeri fanno parte dell'universo e quindi in qualche modo anche del tatà. Non essendo particolarmente legato alla credenza dell'associare i numeri ad ogni cosa non conosco altro metodo o punto di riferimento per i numeri se non quello della smorfia napoletana. Per la cabala napoletana il suo numero è l'  84  .